16 marzo 2013

ALBUM DI FAMIGLIA Libere riflessioni sull'educazione dei figli


"Un ragazzo non è perso
quando non lo troviamo
dove speravamo di incontrarlo,
ma quando abbiamo smesso di cercarlo
nelle strade da lui percorse"

Un libro rivolto a genitori, insegnanti e a tutti coloro che si interrogano su come fare in modo che ogni ragazzo durante il proprio cammino di vita non si senta mai irrimediabilmente perduto, anche quando percorre momentaneamente strade sbagliate. Un libro che invita a riflettere, scritto da chi crede fermamente nel potere dell'Educazione.
Contenuti: Educare a colori: uno specchio per la crisi, Sei cappelli per educare, L'arcobaleno educativo, Le strade sbagliate dei bambini giusti, Il perché delle cose, Quando le soluzioni diventano il problema, Anzitutto comunicazione, L'educazione dei figli tra potere e libertà, l'Autostima, Figli e sport, Crisi improvvisa ed imprevista a scuola, Padri ed educazione, Figli e bullismo, Ansie da genitore.

Re della terra selvaggia



Hushpuppy ha sei anni e vive sola con il padre Wink nelle paludi del sud della Louisiana, in una zona chiamata la Grande Vasca, per gli allagamenti a cui va incontro in occasione dei cicloni. Mentre lo spettro di un terribile uragano spaventa la comunità del luogo, mettendo in fuga molti, Wink scopre di essere gravemente malato e di dover preparare la figlia a cavarsela da sola. Il suo desiderio è che Hushpuppy non abbandoni la sua terra, ma ne diventi un giorno il re, la creatura più forte.
Re della terra selvaggia è un esordio storico, di quelli che contengono una tale potenza che rischiano di segnare la vita del suo autore per sempre. Perché è un film nel quale accade una magia, per cui le contraddizioni coesistono fruttuosamente e ciò che altrove sarebbe sembrato un difetto qui diventa una ricchezza. A partire dal budget. Piccolo, nelle coordinate della storia così come negli ambienti ritratti, il film contiene però il pathos della grande avventura, l'estetica della grande parabola mitologica sulla fine e l'inizio del mondo e nessun sentore della misura minimalista di tanti esordi. Eppure non esonda mai, non si ha mai la sensazione che sia sovraccarico o pretenzioso: la sua superficie è fatta di piccole cose, dialoghi brevi, sguardi più testardi che tristi, ma, sotto, si percepisce la presenza di un mondo sommerso, un discorso profondo sulla paura della perdita. Si dice che nella vita il destino ci riservi ciò che siamo in grado di sopportare ed è un pensiero che si addice alla perfezione al personaggio di Hushpuppy, ma anche al film nella sua globalità.
Zeitlin ha trovato in Quvenzhane Wallis un'interprete straordinaria, viatico ideale per percorrere una storia che sovrappone realtà e immaginazione. All'interno di un quadro quasi documentaristico, che il regista ha conosciuto così bene da poter restituire con una naturalezza e una verità rare, Hushpuppy è infatti una bambina che ha paura e, come tutti i bambini che provano un'emozione forte, ha bisogno di illustrarla con delle immagini. In quei momenti, il regista passa dunque a lei il testimone del film ed ecco apparire le "creature selvagge" (che già avevano visitato il piccolo Max del film di Spike Jonze), del tutto simili ai bisonti delle prime pitture rupestri e infatti protagoniste del racconto di sé che la bambina sta lasciando ai posteri (gli scienziati che arriveranno nella Grande Vasca "tra un milione di anni").
Il passaggio all'età adulta, tema ricorrente di moltissima produzione cinematografica, qui assume i toni insoliti e le proporzioni mitiche della lotta per la sopravvivenza e della strenua resistenza alla normalizzazione. "Chi è l'uomo?" urla Wink, "Io sono l'uomo", risponde Hushpuppy. Il bambino interiorire se ne andrà, e così il padre, ma lei lo avrà fatto suo quanto basta.

15 marzo 2013

FELICI DI ESSERCI!

Carissim* siamo lieti di annunciarvi che  il progetto "Famiglie Accoglienti" continua in proroga dal 15 febbraio 2013 al 15 luglio 2013!
Stay tuned!!!!

11 marzo 2013

“Film/families maker” – F/f m

Cari amici,
ieri è iniziato il laboratorio “Film/families maker” – F/f m
a cura del
progetto Famiglie Accoglienti e OzFilm

in collaborazione con il Centro Famiglia Japigia! Grazie al fondo
“Mimmo Bianco – Io me l’afFido 2012”
circa 40 persone tra utenti, operatori e famiglie affidatarie hanno trascorso l'intera giornata creando legami di senso tra FAMIGLIE!
Il laboratorio, di tipo esperienziale, prevede almeno un doppio movimento: Fare famiglie mentre si fa film, fare film mentre si fanno famiglie.

“Film/families maker” – F/f m